Coronavirus e fragilità umana


Da sempre cerco di capire con le mie umili conoscenze cosa succede nella società e dove sta andando.

Questo diktat del, se non hai studi e non hai conoscenze specifiche, devi tacere, non l’ho mai accettato e mai lo accetterò.

Anche perché dietro a questo diktat vedo una certa paura dall’altra parte.

La paura di sentirsi feriti e questo lo trovo sciocco per chi ha studiato.

Anzi dovrebbero essere curiosi e felici, per poter stabilire a che livello é giunta la società.


La mia convinzione é che ogni persona non dovrebbe sentirsi inferiore di fronte a chi ha studiato ma neppure superiore.

Abbiamo tutti delle potenzialità nascoste e il più delle volte, per chissà quali misteriosi motivi, rimangono tali.


Mi si può dire che ho un alta opinione di me ma non è così.

Certamente quando mi guardo attorno e vedo una società alla deriva, dove dei programmi tv non fanno altro che intrattenere la gente

con cose futili e a volte stupide, in quei momenti mi sento ..... fortunato, molto fortunato.

Fortunato per non farmi incantare dal nulla e devo ringraziare la mia insaziabile curiosità che é stata, da sempre, la mia salvezza.

Programmi che non aiutano a crescere ma solo ad immobilizzare la mente.

Non sono un automa, ne tanto meno un essere che deve essere guidato, come se fossi un bimbo per sempre.

Non nego che a volte lascio uscire il mio bimbo che è in me, anche se è pericoloso in questa società ma guai a sopprimerlo sarebbe la mia fine.


Ora, con mie parole, senza pretese e con umiltà desidero spiegare, in 2 righe, cosa vedo dietro questi fuggi fuggi di migliaia di persone per ritornare a casa.


Questo fuggi fuggi generale della gente porta sì a vedere il panico/paura ma anche di essere di fronte a delle persone fragili.

Persone non capaci di prendere corrette decisioni, ma non gliene do una colpa.

Inoltre vedo tanta solitudine nel profondo e la diffidenza verso gli altri e le autorità.

Persone che pur stando fino a ieri nella società, alla fine erano sole con se stesse.


Qualcuno ha fatto immani danni a queste semplici e fragili persone e quindi alla stessa società.


Persone che hanno dovuto gioco forza lasciare i loro cari per andare a cercare lavoro lontano.

Individui e qui sta il paradosso, forti nell'andare verso l'ignoto ma poi fragilissime nel momento di affrontare le prove difficili.

Persone che avevano senza ombra di dubbi rapporti con altri, ma che questi si sono dimostrati fievoli e per nulla comunitari e incapaci di fare gruppo per affrontare le difficoltà.

In poche parole si é di fronte ad un subdolo individualismo.

La storia dell'uomo insegna invece che solo la comunità riesce ad affrontare i pericoli e a superarli ma questo, per una parte di noi, oggi non é possibile.

Se nei governi ci fossero state queste fragili persone saremmo in grossi guai su questo non ci piove.

Pur avendo criticato l’attendismo dei governi, mi sento anzi, che dobbiamo tutti sentirci fortunati d’avere questi politici anche se imperfetti e ora sta a noi ad aiutarli.


L’ho scritto all’inizio, provo a capire, sbagliato o giusto che sia.


E oggi, se trovo un luogo isolato, vado a fare 4 passi dopo oltre 7 giorni di auto ritiro a parte quando siamo andati a fare la spesa.


17 marzo 2020 - ©Roby2020